Giro di Svizzera 2018, Küng rimane leader: “Domani voglio difendere la maglia, sarà difficile per tutti battere Porte”

Continua a essere profeta in patria Stefan Küng. Il corridore della BMC ha conservato la maglia di leader al Giro di Svizzera 2018, portando per il terzo giorno consecutivo il simbolo del primato conquistato nella cronosquadre. Le tappe della settimana elvetica non gli permettono di guardare al futuro con particolare ottimismo, ma intanto il classe ’93 si può godere il momento. La sua partecipazione rimarrà preziosa anche se dovesse perdere il simbolo del primato, correndo in appoggio al capitano designato Richie Porte.

Nel frattempo lo svizzero ha ricostruito l’andamento della terza tappa, segnata dalla pioggia e da un’altimetria mossa: “Il finale di oggi è stato nervoso, un finale interessante. Mi piace di più degli sprint dell’anno scorso, quest’oggi era più una sorta di mini-classica. Peter Sagan ci ha provato sull’ultima salita ma erano tutti pronti, quindi siamo arrivati con una volata di gruppo come ieri”.

Portare il simbolo del primato nel proprio Paese è sempre un’emozione: “È molto bello indossare la maglia gialla nel mio Paese per tre giorni. L’anno scorso ho corso qui per la prima volta da professionista, indossare la maglia di leader in casa mi rende davvero orgoglioso di me stesso. Mi ci sto abituando, è un piacere”.

Le sensazioni di Küng rimangono positive, tanto da sperare di tenere la maglia di leader anche dopo la frazione di domani: “Finora mi sto sentendo molto bene, sono piuttosto fiducioso per la tappa di domani. Vedremo come andrà e cosa avranno in mente gli uomini di classifica. Se davvero andranno a tutta sarà difficile per me ma vedremo, l’obiettivo è difendere la maglia anche domani. Per di più è prevista molta pioggia, quindi è sempre una storia diversa quando c’è questo tipo di tempo. È difficile dire al momento cosa succederà, nessuno può saperlo”.

A chi gli chiede se la priorità sarà proteggere il suo ruolo in classifica o aiutare il capitano designato, lo svizzero risponde: “Penso che le due cose procederanno automaticamente insieme. Anche oggi ero là davanti per aiutare Richie, ma una volta che sei là davanti vedi cosa succede. Se dovrò davvero spingere per salvare la situazione per Richie lo farò sicuramente, il nostro obiettivo a lungo termine è vincere il Giro di Svizzera e penso che lui abbia sicuramente le migliori chance nel team e le migliori qualità per farlo. Quando si tratterà di lottare testa a testa io correrò in supporto di Richie“.

L’australiano sembra in un ottimo periodo di forma: “Penso che sarà difficile per me guardare alla classifica generale dopo la tappa di domani. Quando arrivi al Giro di Svizzera e guardi l’altimetria delle tappe non ti sembrano così ripide, ma poi pedalarle è un’altra cosa. Ma se vedete come pedala Richie al momento, sarà difficile per chiunque andare al suo passo in salita“.

Infine, l’abile cronoman indica la tappa che pensa sarà decisiva: “L’arrivo di venerdì è il più duro. Conosco la salita, l’ho già fatta ed è davvero difficile. Almeno lì di sicuro perderò tempo, non penso che arriverò alla cronometro conclusiva ancora in classifica. Non sto pensando a quei giorni, sto solo guardando giorno dopo giorno come va”.

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